IL MONITORAGGIO POST-ADOTTIVO OBBLIGATORIO

 

Il monitoraggio post-adottivo consiste nell’attività di trasmissione di periodiche relazioni, dirette all’Autorità d’origine del minore adottato, grazie al quale lo Stato estero può monitorare l’andamento dell’adozione e del rapporto familiare con il bambino.

L’impegno post-adottivo obbligatorio è diverso per ogni Paese e può durare fino al compimento della maggiore età dell’adottato.

 

Il rispetto degli obblighi post-adottivi è essenziale in quanto il mancato rispetto dei predetti comporterà l'obbligo per l'Ente di segnalare tali inadempienze alla CAI e all'ufficio giudiziario minorile, territorialmente competente, per eventuali provvedimenti limitativi della potestà genitoriale, potendosi, nella mancata trasmissione delle notizie richieste, ravvisarsi condotta pregiudizievole verso il minore, cittadino non solo italiano ma, fino alla maggiore età, anche del paese di origine. 

Ad un anno dal rientro in Italia, la Famiglia sarà convocata presso la sede di A.I.A.U. Onlus insieme al bambino per un incontro con il personale psicologico dell’Ente.

Per le scadenze successive, invece, il monitoraggio verrà svolto mediante intervista telefonica, 14 condotta sempre dal personale psicologico dell’Ente (psicoterapeuti familiari), il quale sarà comunque disponibile ad incontrare la Famiglia che ne faccia espressa richiesta.

E’ bene precisare che il rispetto dell’impegno post-adottivo da parte delle Famiglie è elemento essenziale per garantire la continuità dei rapporti di collaborazione tra lo Stato estero e l’Associazione.

 

Il mancato rispetto di detti obblighi, infatti, può determinare anche la sospensione (o peggio la revoca) dell’accreditamento dell’Ente nel Paese estero, con gravi ripercussioni soprattutto a carico delle coppie in attesa di adozione.