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Ciao, mi chiamo Rahel!

Ho il compito di accompagnarti nella fase più delicata del percorso adottivo.

Qual'è? Leggi sotto

° LA COSTRUZIONE DEL DOSSIER E L’AVVIO DELLA PROCEDURA ALL’ESTERO


Al termine del conferimento d’incarico verranno consegnate alla coppia le istruzioni necessarie per la raccolta dei documenti che andranno a formare il dossier da inviare all’estero.


La coppia, pertanto, dovrà procedere alla raccolta dei documenti ivi indicati, attenendosi scrupolosamente alle indicazioni fornite dall’Ente, che sarà sempre disponibile ad offrire tutto il supporto e l’aiuto necessario per una corretta formazione del dossier.


Una volta consegnato il fascicolo ad A.I.A.U. Onlus, questo verrà inviato all’estero per procedere alla sua traduzione e al suo deposito presso le competenti Autorità.


IL PERCORSO FORMATIVO OBBLIGATORIO

 

Per le coppie che hanno conferito l’incarico, l’Associazione svolge attività di preparazione ed accompagnamento all'adozione.


L’esperienza dell’Associazione insegna che una seria preparazione all’adozione costituisce la migliore premessa per il costituirsi di un clima familiare davvero accogliente, capace di rispondere ai reali bisogni del bambino, per ovviare a rischi di fallimento, di disagio o di problematiche psicologiche future. 

 

Le attività proposte sono condotte da professionisti in ambito medico, sociale, psicologico e psicoterapeutico, con particolare esperienza nel campo delle adozioni internazionali.


Il programma prevede:


- N. 1 COLLOQUIO DI COPPIA
- N. 3 COLLOQUI DI GRUPPO

 

LA GESTIONE DEL TEMPO D’ATTESA

 

L’attesa è il momento più complesso per chi deve affrontare un percorso adottivo, non solo perl’incertezza connessa ai tempi di conclusione dell’iter, i quali dipendono da numerosi fattori, ma anche perché, generalmente, l’attesa viene vissuta in termini “negativi”.


L’Ente, al fine di alleggerire e di rendere più vivibile l’attesa, propone molteplici attività per rendere detto tempo proficuo ed utile.


Accedendo al sito web di A.I.A.U Onlus, raggiungibile dall’indirizzo www.aiau.it, è possibile consultare la programmazione degli eventi e delle iniziative.


È bene far presente che, durante il periodo di attesa, l’Ente non rilascerà mai telefonicamente alcuna informazioni riguardante la procedura adottiva. 

 

LA PROPOSTA DI ABBINAMENTO

 

Una volta che l’Autorità estera avrà definito una proposta di abbinamento, quest’ultima verrà comunicata dall’Ente alla Famiglia unitamente a tutte le informazioni, anche di carattere sanitario, riguardanti il minore; verrà infatti mostrata e consegnata la scheda anagrafica, la relazione psicosociale e la relazione medica.


Per quanto riguarda l’Ucraina, invece, la proposta di abbinamento con il minore avviene in loco e, pertanto, l’Associazione non potrà fornire anticipatamente notizie relative al minore adottando.


Agli aspiranti genitori adottivi verrà, poi, richiesto di rilasciare il proprio il consenso scritto all'adozione del minore proposto dall’autorità straniera, alla quale detto consenso verrà poi comunicato.

 

Circa il rifiuto della proposta di abbinamento, oltre a dover essere formalizzato per iscritto entro i termini indicati dall’Ente, questo dovrà essere adeguatamente motivato. L’Ente, però, si riserva la possibilità di rinunciare al mandato quando il rifiuto sia in contrasto con i principi del medesimo o quando sia fondato unicamente su ragioni attinenti l’etnia, il sesso, l’estetica e l’età del minore abbinato.


Nel caso di proposta di abbinamento con minori affetti da patologie, l’Ente sosterrà la coppia nel rifiuto solamente nel caso in cui detta malattia sia altamente invalidante.


L’INCONTRO CON IL BAMBINO E LA PARTENZA


A.I.A.U. Onlus predispone uno specifico programma di preparazione all'adozione finalizzato ad avvicinare la coppia alla realtà imminente dell’incontro con il bambino ed alla realtà socio-culturale del Paese di provenienza dello stesso, per un migliore inserimento del minore nel nuovo contesto socio-familiare.


Al tal fine, si forniscono strumenti concreti di conoscenza della realtà locale, accenni alla storia e alla situazione geo-politica del Paese, oltre a cenni sulla gestione delle dinamiche legate al concreto incontro con i bambini.

 

LA PERMANENZA E L’ASSISTENZA ALL’ESTERO

 

Durante il soggiorno all’estero, uno staff di operatori esperti, collaborati di A.I.A.U. ONLUS, assiste ed accompagna la coppia nell'iter procedurale, secondo le modalità stabilite dall’Ente di concerto con le autorità straniere.


L’Ente fornisce alla coppia le necessarie informazioni sul periodo che questa trascorrerà all’estero, considerando che il periodo di convivenza/conoscenza sul territorio estero dei genitori adottivi con il minore è un momento assolutamente indispensabile ed irrinunciabile, oltre che obbligatorio.

 

Tale permanenza, ove il paese di origine del minore non preveda tempi più lunghi, si protrarrà per il tempo necessario a concludere la procedura e al rilascio del visto d'ingresso a favore del minore adottato.


A.I.A.U. ONLUS è consapevole che la permanenza all’estero può rappresentare un periodo problematico e difficile, a causa delle condizioni sociali del paese straniero, alle quali però è necessario adattarsi. 

 

L’incontro col bambino è la fase più delicata della procedura di adozione e la permanenza della coppia nel paese di origine del minore assume una specifica valenza ai fini di una reciproca conoscenza, che getta le basi per lo sviluppo del rapporto di filiazione. 

 

Durante la permanenza nel paese straniero, A.I.A.U. ONLUS si impegna a fornire il massimo supporto rispetto alla situazione specifica e, su richiesta della coppia, può indicare sistemazioni logistiche appropriate. 

 

IL RIENTRO IN ITALIA


Una volta divenuta definitiva l’adozione, la Famiglia potrà far ritorno in Italia solo dopo aver ottenuto, da parte della CAI, l’autorizzazione all’ingresso ed alla residenza permanete in Italia del minore.

 

Al rientro, qualora l’adozione sia avvenuta in Paesi che richiedono la registrazione del minore, la Famiglia dovrà recarsi presso l’Ambasciata dello Stato di provenienza del medesimo, nei tempi richiesti da ciascun Paese, dandone tempestiva comunicazione ad A.I.A.U. ONLUS.


In base a quanto previsto dalla normativa vigente, l’Associazione, dal momento del rientro della nuova Famiglia in Italia, svolgerà le seguenti attività:


a) comunica al Tribunale per i Minorenni di competenza ed ai Servizi territoriali il rientro in Italia del nucleo familiare; 

 

b) gestisce le scadenze e l'invio delle relazioni periodiche relative all’inserimento del minore in famiglia;

 

c) segnala alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni ed alla CAI le eventuali situazioni familiari, successive all’adozione, che potrebbero comportare pregiudizio per il minore, informando anche i servizi territorialmente competenti. 

Il percorso adottivo

ATTENZIONE!

ORARIO ESTIVO PER LA SEDE DI FIRENZE

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AIAU - Associazione In Aiuti Umanitari - ONLUS 

Via Niccolò Tribolo 6 - 50142 Firenze - C.F. 94058890487 - aiauonlus@pec.it

Telefono 055 268682 - Fax 055 7349725 - E-mail: infoaiau@aiau.it

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